Mi accingo a chiedere un’informazione a un passante basco. Da queste parti non avevo mai messo piede. Mai mi ero spinto così a Nord, sulla penisola iberica.

Mi accingo a chiedere un’informazione a un passante basco. Da queste parti non avevo mai messo piede. Mai mi ero spinto così a Nord, sulla penisola iberica.
Il generale e il particolare, sintesi imperfetta tra le centinaia di scatti sopravvissuti alla tentazione del cestino. Frammenti del mio viaggio in Spagna.
In attesa del volo di ritorno. Il viaggio è finito, vado in pace. Lascio la Spagna con la suggestione di giorni che sembravano sospesi ma mai uguali.
A parte tutto, a parte i suoi gioielli architettonici, gli antichi tesori, lo splendore dei suoi edifici storici, Valencia è anche la città della paella.
Del mio primo soggiorno a Barcellona ricordo le tracce lasciate ovunque da quel genio di Gaudi. Ritrovo alla vigilia di Natale una città vestita a festa.
Di nuovo in partenza, per luoghi in parte già conosciuti. Con altri occhi. Girerò in lungo e in largo la Spagna, finché le feste porterò via.
Mi resterà il ricordo del viaggio in Portogallo e Spagna, della riscoperta di Lisboa, dei suoi vicoli intrisi di saudade, dell’allegro tepore di quelle serate di fine marzo.
Barcellona, non c’è luogo di questa città che non ricordi la presenza di Gaudì. Dai lampioni di Placa Reial alle forme sinuose e fantastiche dei suoi palazzi più celebri, da casa Batllò alla Pedrera, dal Parc Güell alla Sagrada Familia.