solo e pensoso

Passeggiavo solo e pensoso (pensieri di fine estate)

Gabbiani striduli frequentano il pontile della paranza volteggiando. E’ l’ora del caffè. Il Borgo di Celsa centellina il suo ultimo racconto di fine estate.

Passeggiavo solo e pensoso (al sole d’inverno)

Sono uscito allo scoperto come lucertola assorta al sole d’estate. Le vie sono sentieri riscaldati. Una pozzanghera riflette una nuvola, bianca come ovatta.

Passeggiavo solo e pensoso (pensieri invernali)

In un’altra vita sarò apostolo del cioccolato fondente o ritrattista di strada. Pensieri invernali.

Passeggiavo solo e pensoso (pensieri autunnali)

Il vento ha scolpito nuvole che sembrano unicorni. La mia mente è gravida di attese. Passeggiavo solo e pensoso (pensieri autunnali).

Passeggiavo solo e pensoso

Passeggiavo solo e pensoso

Non mi è mai piaciuto il carnevale. La commessa del negozio di scarpe sembra uscita da un film di Almodovar. Attraverso la strada. C’è un corteo funebre. L’autista del carro si ferma per farmi passare.

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