L’arte è lo sforzo incessante di competere con la bellezza dei fiori, e non riuscirci mai (Marc Chagall)
Dalla Gordes sospesa nel tempo alle decine di altri villaggi arroccati o adagiati ai piedi di una montagna, è stato un susseguirsi di piacevoli scoperte. Luoghi e paesaggi che porterò con me sulla via del ritorno: dall’Isle-sur-le-Sorgue, con il suo allegro mercato a cielo aperto della domenica a Oppede-le-Vieux, con il suo sentiero nel verde e l’antico villaggio medievale disabitato, passando per Bonnieux, Lourmarin, Saint-Rémy-de-Provence. Dalla Provenza alla Costa Azzurra, per scoprire prima Grasse, con le sue fabbriche di profumi e saponi e la magnifica cattedrale di Notre Dame de Puy, risalente all’XI secolo, al cui interno sono custoditi tre Rubens, poi la vivace Nizza, con la sua promenade e la miriade di bar e ristoranti della città vecchia.
St. Paul de Vence è una pennellata d’autore. Non c’è stradina o angolo di questo borgo medievale che non ne ricordi l’anima artistica, con le sue botteghe artigiane, le sue gallerie, i suoi balconi fioriti, gli atelier di scultori, pittori, fotografi, la bellezza romantica, quasi fiabesca, dei suoi scorci più suggestivi, la luce e i colori, come su una tela di Chagall. Il pittore bielorusso di origine ebraica vi si trasferì nel 1966. Nella sua bella casa in cima al villaggio dipinse alcune tra le sue più ispirate odi all’amore. Più di ogni altra cosa, deve aver apprezzato la quiete di questi luoghi, la poesia della natura circostante.
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