Mi è apparsa all’improvviso, al risveglio da sogni inquieti, mentre rimettevo ordine ai ricordi, in questo pigro pomeriggio d’autunno. Era lì in piedi ad osservarmi nelle sue scarpe basse ed un vestito in bianco e nero, lo sguardo malinconico. Aveva tra le mani un album di vecchie foto che emanava un profumo intenso di fiori di bosco. Sono rimasto a lungo incollato a quelle pagine, seguendo il movimento lento delle sue mani delicate e bianche. Lì ero bambino e la terra umida aveva restituito funghi e odore di corteccia. Il primo muschio sulla pietra bagnata. E volti sorridenti. Poi le castagne e le sere davanti al fuoco. Il tepore di quelle mura così familiari. Aspettando l’inverno. Ritrovarsi così, all’improvviso.
5 Commenti
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Un ottobre che ricorda ancora l’estate riottoso a lasciar andare i raggi del sole e che poco richiama l’inverno che verrà ma l’estate che è andata.
E’ ancora presto per rinchiudersi tra le mura ma è sempre bello ritrovarsi.
benvenuta Mk 🙂
Un post come questo andrebbe assaporato con un caldo minestrone di ceci, bruschette con aglio e olio d’oliva buon vino e castagne dopo cena. Per condire il tutto, sarebbe ottimo avere anche Moni per fare due chiacchiere. 🙂
in effetti ha ragione Mk, dalle nostre parti è ancora presto per serate come queste….
Ti garantisco che sul mio meridiano, la serata si presta. 🙂