Mi è apparsa all’improvviso, al risveglio da sogni inquieti, mentre rimettevo ordine ai ricordi, in questo pigro pomeriggio d’autunno. Era lì in piedi ad osservarmi nelle sue scarpe basse ed un vestito in bianco e nero, lo sguardo malinconico. Aveva tra le mani un album di vecchie foto che emanava un profumo intenso di fiori di bosco. Sono rimasto a lungo incollato a quelle pagine, seguendo il movimento lento delle sue mani delicate e bianche. Lì ero bambino e la terra umida aveva restituito funghi e odore di corteccia. Il primo muschio sulla pietra bagnata. E volti sorridenti. Poi le castagne e le sere davanti al fuoco. Il tepore di quelle mura così familiari. Aspettando l’inverno. Ritrovarsi così, all’improvviso.

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