Fossi in me, non mi farei tante illusioni, ché il vento non accenna a placarsi, in questa notte di scirocco e schiuma d’alga portata dal mare. Fossi in me, lascerei la barca nel capanno, al riparo dal mostro marino. Ma mi illudo e persuado di essere altro da me, di poter fuggire da questo orizzonte circolare di sabbia e verde, sfuggire alla vista e al mare, come in una rinascita improvvisa, una Minerva dalla testa di Giove, una primavera d’inverno.
4 Commenti
Invia commento Annulla risposta
Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.
La nostra barca è salva.
lunga vita alla (vostra) barca!
Ancora più elegante.
chissà che non mi faccia ritornare la voglia di scrivere…