Quando il Ponte Dom Luis I mi è apparso davanti, simile ad una torre adagiata su un fianco, lì in basso, tra la Ribeira e Vila Nova de Gaia, la città di Porto aveva già messo il vestito da sera. Sulla collina di fronte, l’antico monastero era immerso nella luce dei riflettori, mentre più a destra si stagliavano nel buio le insegne delle cantine più celebri. Meraviglia.
Porto mi si è svelata come una città ferita eppure magica. Oscura e malinconica nei suoi vicoli abbandonati e nelle antiche ricchezze lasciate all’incuria, meravigliosa e splendida nei suoi profili da cartolina e nell’orgoglio di sentirsi grande.
Vorrei scoprire di più.
Ma ho solo il tempo di catturare immagini.
io che catturo le immagini anche con la matita ho disegnato quel ponte seduto a tavola in uno di quei ristorantini della costa, al sole, in pieno gennaio.
Ho disegnato anche le barche da pesca e quelle per il trasPorto ..