Sono lì seduto, in attesa che un numerino lampeggiante corrisponda al mio, stropicciato tra le mani. Un’ora di attesa, forse più, in una sala silenziosa e fintamente ospitale. Osservo l’eterno ripetersi di movimenti inutili, soffermandomi sul volto di ciascuno dei presenti ed immaginandone i pensieri, uguali e contrari. Un’impiegata è addetta alla prima accoglienza, ma la macchina dei numerini le ha tolto il lavoro e la dignità. Un’ora e mezza di attesa. Continuo ad indagare sulle ragioni di una sconfitta, confuso nei gangli mentali di una burocrazia che lascia increduli e stremati al passaggio. Sono lì seduto, ormai parte dell’arredo, in attesa di un numerino lampeggiante che, all’improvviso, si fa parola: vi preghiamo di pensare a bassa voce.
4 Commenti
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Senza bloggo non sai stare…
Altro che nuova piattaforma: è proprio un sito! Bellissimo! Rivendico il ruolo di principale adviser per questa svolta. Ad maiora!
Molto bello il tuo nuovo blog. Tutt’altra cosa rispetto a quello che “offre” il cannocchiale.
E che piacere ritrovarmi tra i pochissimi link… in splendida compagnia:-)
Ciao.
@ Giosafat
bentornato…spero da solo, senza i vari anonimi della Sentinella…
@ Massimo Coppa Zenari
Ti riconosco quel ruolo, ma ora dovresti tu ascoltare il mio advice (a proposito di libero.it)
@ fioredicampo
come si dice, a caval donato non si guarda in bocca, ma ultimamente restarci era diventato estenuante. P.S.: l’ordine alfabetico dei links ti colloca subito dopo quel simpaticone di Arci…:-)