Fino a qualche mese fa, i fiori selvatici erano per me tutti, indistintamente, fiori. Ma anche a quelli più comuni e noti, da giardino o da ornamento domestico, facevo fatica ad assegnare un nome univoco. Poi è arrivata la primavera, questa. E con essa una improvvisa tendenza alla catalogazione che è senza dubbio conseguenza dell’uso intensivo del nuovo obiettivo macro.
Ne è venuto fuori un primo essenziale mosaico, che si arricchirà di volta in volta di particolari che il mio occhio non era abituato a cogliere.
Nella foto in evidenza, un taràssaco comune, conosciuto anche come dente di leone, dente di cane, soffione, cicoria selvatica, cicoria asinina, grugno di porco, ingrassaporci, insalata di porci, pisciacane, lappa, missinina, piscialletto, girasole dei prati (nomenclatura tratta da Wikipedia)
Se avessi dimenticato quello veneto, ti avrei giustiziato sul posto.
farò una donazione a Wikipedia.it
OT: nel post qua sopra non si può commentare (sarà un caso?)
Io non c’entro, giuro. Ora si può.