Sarà inaugurata sabato 10 ottobre al Carcere Borbonico del Castello Aragonese di Ischia la mostra delle opere del Gruppo Rodolfo Namias.GRN Fondato a Parma nel 1991, il gruppo, che prende il nome dal Maestro della chimica fotografica italiana (autore della Enciclopedia Fotografica), si propone “la riscoperta, lo sviluppo in tutte le sue forme e l’elaborazione dei processi fotografici sia storici che alternativi a quelli industriali di massa, dai quali si distinguono per la prevalente componente manuale che li caratterizza”.

Nella suggestiva cornice del Castello aragonese, sarà possibile ammirare autentici capolavori della Alternative Photography, la quale si avvale di tecniche che si ispirano più o meno direttamente ai primi metodi di ripresa e stampa risalenti al XIX secolo: tra le altre, la gomma bicromatata, la cianotipia, la callitipia, la carta salata, la stampa all’albumina, la stampa al carbone, la ripresa al collodio umido, la resinotipia (quest’ultima inventata dallo stesso Rodolfo Namias).

Ognuna di queste tecniche – spiega Gino Di Meglio, tra gli autori in mostra – possiede caratteristiche peculiari che vanno dall’eccezionale resa dei toni di grigio con nuances che vanno dal bruno al nero bluastro, alla possibilità di reinterpretare le immagini con l’uso del colore, ecc., il tutto scegliendo accuratamente la carta da disegno che conferisce materia e texture alla stampa“.

La mostra resterà aperta fino al 10 novembre.

Gruppo Rodolfo Namias - locandina della mostra ad Ischia

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