Tra i due, la luna e il castello, non correva buon sangue. La prima sapeva essere intollerante fino al disprezzo verso la figura del maniero superbo e supponente. Ogni occasione era per lei propizia per esaltarne la oscurità e scucirgli di dosso, con stile e precisione, quell’odioso drappo di sicumera, quasi a voler restituire ad esso integro l’originario abito di scoglio.
2 Commenti
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Quella si che è una gran luna,così piena di sé.
Meraviglia.