Ci sono pensieri che passano attraverso la cruna del blog, altri che restano sospesi come in un limbo, avvolti come in un pudore non espresso. Ciò che in fondo separa questo nostro scrivere incerto e forse inutile dalla vecchia amata scrittura, da quel nobile ribollire delle parole sul foglio bianco, è, a tacere dei risultati, soprattutto, il mezzo: il suo dispiegarsi immediato in ogni dove, i suoi orizzonti indefiniti e, in apparenza, senza scopo. In questa terra di confine, nel luogo del non detto, ho qualche volta colto il segno di una affinità, percepito un illusorio istante di vicinanza. Ed ho riflettuto a lungo sulle rette parallele. Strade che si incontrano solo all’infinito.
8 Commenti
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E io da una vita mi sto chiedendo cosa diavolo significhi “incontrarsi all’infinito”. O meglio: se davvero significhi qualcosa.
in geometria si postula che ciascun fascio di rette parallele (anche quelli ortogonali tra di loro) ha un punto comune che è a distanza infinita.
Adesso si capisce ancora meno, no.
Sì, lo so che in geometria si postula, ma io che postulante non sono, ripropongo la domanda: cosa cacchio vuol dire?
vuol dire: queste sono le regole del gioco !!
E chi l’ha detto?
illusorio, hai detto bene
Le affinità hanno sempre fatto parte della vicenda umana. Il mezzo informatico, nel momento in cui pone in confronto con una platea tanto ampia, concretizza l’incontro tra affinità con maggior frequenza di quanto avvenisse negli spazi ristretti di un tempo, in cui il confronto e lo scambio avevano, come necessaria premessa, quella della “fisicità”.
Dunque, da questo punto di vista, il mezzo esalta, in qualche modo, la condizione umana.
Non solo le parallele si incontrano “all’infinito”, ma il tutto converge ad esso. Al nostro attuale livello di conoscenza, il razionale è ancora costretto ad arrendersi all’irrazionale e non ci è dato sapere se, un giorno, riuscirà davvero a riscattarsi.
Che allegria!
il bello dei blog:
spazio ad emozioni e sensazioni
affinità come puro sentire
almeno qui, ogni tanto, animali un po’ meno razionali
oasi di senso, non importa del consenso
basta la percezione, e che importa se non è verificabile a pelle…