Nei giorni di fine anno ho girato Berlino a piedi in lungo e in largo, con gli occhi del turista al quale la prima volta di dieci anni prima non è bastata.

Nei giorni di fine anno ho girato Berlino a piedi in lungo e in largo, con gli occhi del turista al quale la prima volta di dieci anni prima non è bastata.
Da Bilbao a San Sebastián, percorrendo la rotta del vino e quella dei pellegrini, è stato un susseguirsi di forme spettacolari e di tentazioni.
Mi accingo a chiedere un’informazione a un passante basco. Da queste parti non avevo mai messo piede. Mai mi ero spinto così a Nord, sulla penisola iberica.
Del mio primo soggiorno a Barcellona ricordo le tracce lasciate ovunque da quel genio di Gaudi. Ritrovo alla vigilia di Natale una città vestita a festa.
Capita così di ritrovarsi, in una soleggiata domenica di fine Novembre, a riscoprire la Napoli più nascosta, oscura e piena di fascino.
Non c’è stradina di questo borgo che non ne ricordi l’anima artistica. St. Paul de Vence è l’ultima tappa del mio viaggio nel Sud della Francia.
A Gordes il tempo sembra essersi fermato. Le case bianche del borgo antico, arroccate sulla collina di fronte come in un presepe, sembrano di cartapesta.
Lungo il sentiero dell’ocra respiro aria e colori, si confondono i sensi. Resto ammirato. Roussillon al tramonto è un caldo abbraccio.
La leggenda racconta che un pastore di nome Bénezet scese dalle Ardèche con una missione da compiere per volere di Dio: costruire un ponte ad Avignone.
Arles, la piccola Roma di Gallia. Arles, ville d’art et d’histoire. Arles, piena di sole, dai colori forti e brillanti, come nei dipinti di Van Gogh.
Vi ho immaginato percorsi di lavanda e terre d’ocra, antichi ponti da attraversare, vecchie leggende da riscoprire. Il mio segnalibro d’autunno.
Il mio viaggio è partito dalla San Francisco delle botteghe di Mission District e delle salite ripide, delle immagini cartolina e dei cable cars